Ecco a voi l’uomo più potente del Sudan, il presidente Mohamed Hamdan. Fino a poco tempo fa era un venditore di cammelli poi ha preferito orientare i suoi interessi in genocidi e stupri di massa, la storia di Mohamed Hamdan sembrerebbe quasi una barzelletta ma non fa ridere affatto. “Secondo il New York Times, alcuni dei cadaveri dei manifestanti uccisi a Khartoum nei giorni scorsi – si parla di almeno 118 vittime – sarebbero stati gettati nel Nilo. I sudanesi, dopo aver cacciato Bashir, volevano nuove e libere elezioni. Una transizione non gradita ai generali. Hamdan ha così approfittato della situazione di stallo per iniziare a reprimere nel sangue il dissenso.” (il fatto quotidiano)
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