La sconfitta del PD non è solo da imputare agli avversari, un centrodestra coeso e compatto, Azione-Italia viva e il Movimento Cinque Stelle. Il Pd, a livello nazionale, ha perso un milione di voti rispetto al 2018, e mentre le giustificazioni da cotanta débâcle non tardano ad arrivare ci si aspetta un cambiamento di rotta perché le scuse non bastano più. Enrico Letta, in versione Supersex Rocco Siffredi, si autoassolve per una prestazione sotto la media, adducendo la sconfitta alla caduta del Governo Draghi e dei vari partiti che hanno lavorato non contro la destra di Meloni ma proprio contro il PD reo di essere stato negli ultimi dieci anni al governo. E mò, che facciamo? Opposizione, semplice.
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